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Ufficio Stampa - 15/12/2017
Torna il Calendario C.A.I. Duemiladiciotto: un inno alla bellezza della montagna teramana. “Riappropriarsi dei luoghi” è la filosofia del nuovo progetto editoriale, per contrastare spopolamento e spaesamento

TERAMO – Gli scorci più suggestivi della montagna teramana tornano ad incantare nel calendario fotografico CAI Duemiladiciotto, anche quest’anno frutto di una collaborazione tra la sezione CAI Teramo - Gran Sasso d’Italia e il Consorzio BIM per la valorizzazione e tutela dell’ambiente montano.

“La filosofia alla base del calendario 2018 – ha affermato il presidente del CAI Teramo, Gennaro Pirocchi, nel presentare la pubblicazione al Consorzio Bim insieme al coordinatore del progetto editoriale Luigi De Angelis -. è il tributo per immagini alla bellezza unica delle nostre terre alte, duramente colpite nelle ultime stagioni da una successione di eventi, i cui effetti, se nulla hanno potuto togliere al fascino delle montagne aprutine, hanno comunque lasciato ferite profonde nel delicato tessuto antropico”.

Scatti al naturale, fortemente emozionali, che vanno dritti come sempre all’essenza dei luoghi. La pubblicazione anche quest’anno è stata realizzata con il contributo del Consorzio Bim, in virtù di una convenzione nazionale siglata tra il Club Alpino Italiano e la Federazione nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero:

“Questa iniziativa ha il merito di valorizzare il talento degli appassionati di montagna – ha sottolineato il presidente del Bim, Moreno Fieni - e consolida una lunga collaborazione tra il nostro Consorzio e il CAI, che intendiamo intensificare nel corso nel 2018 con progetti di marketing territoriale. Non poteva mancare il contributo del Consorzio a questo omaggio alla bellezza di una natura ancora incontaminata e selvaggia, ma anche alla volontà di rinascita e alla capacità di resilienza dei territori”.

“Le leve di questo progetto sono territorio e popolazione – ha aggiunto Filippo Di Donato, presidente della Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI -, la sfida è contrastare lo spopolamento e lo spaesamento, ossia il non riconoscersi nei propri luoghi. Per questo il CAI mette in campo strumenti per diffondere la conoscenza del territorio, iniziative escursionistiche, di educazione ambientale e per la fruizione in sicurezza dell’ambiente montano”.

Il calendario 2018 è stato allestito con una selezione dei migliori scatti inviati dai soci. In particolare, hanno collaborato all’edizione: Marco Faliero, Luigi De Angelis, Paolo Iacovoni, Paola Palumbi, Marco Pasqualoni, Mario Di Basilio e Daniele Pellone. Grande la suggestione dei 12 scatti che personalizzano i mesi dell’anno con gli scorci del versante teramano del Gran Sasso e dei Monti della Laga: l’altopiano di Campo Imperatore, Monte Gorzano, il nevaio del Gravone sul Monte Camicia, le cascate della Morricana e San Gerbone, il rio Arno, una fioritura di papaveri e verbasco sul Gran Sasso, Pizzo di Moscio, i tramonti catturati dalla sella della Laga e dalla vetta occidentale di Corno Grande. In copertina il contrafforte del Dente del Lupo sotto il Monte Camicia, in seconda di copertina l’anfiteatro del Calderone sul Gran Sasso.




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