Canzano
Sito Istituzionale

La fondazione di Canzano sembra risalire all'epoca romana: nei suoi pressi furono infatti rinvenuti avanzi di mura, frammenti decorativi architettonici, capitelli e mosaici riferibili a una villa di epoca imperiale.
Già nel 1898 era stata rinvenuta una tomba romana con varie monete.
Il nome Cansanum appare nel Catalogus Baronum (1150), con riferimento a una proprietà del feudatario Mattaleone. Dal documento si evince inoltre che il paese aveva già una certa estensione, e comprendeva oltre settanta famiglie: era, evidentemente, una delle numerose "incastellazioni", con militi, a guardia della vallata.
Nel 1229 il Monastero di San Salvatore in Canzano appare come dipendenza del Monastero di San Salvatore Maggiore di Rieti.
Per molto tempo la proprietà fu divisa tra i da Canzano e gli Acquaviva.
Nel 1316 la lotta tra Cicco di Acquaviva e Matteo di Canzano rese necessario l'intervento del Re Roberto d'Angiò in qualità arbitro. I da Canzano persero progressivamente il loro potere a vantaggio degli Acquaviva che, tuttavia, dovettero dividerlo in seguito con i de Mendoza. Nel 1654, in seguito agli accordi intercorsi, le due famiglie si riservarono alternativamente la competenza della pre-positura di San Salvatore. Luogo fortificato già dell'epoca medioevale, nel se. XVII il castello di Canzano fu parte di una linea difensiva che comprendeva anche Castellalto, Bellante e Sant'Omero.
Ancora oggi è conservata la cinta muraria con un torrione merlato, al cui interno si può leggere la data 1472.
Due porte, la Porta Nuova e la Porta Madonna, consentono l'ingresso al nucleo antico dell'abitato.
Molti palazzi signorili e le case cinquecentesche. Da notare la Casa Taraschi con l'interessante portale settecentesco. Uno stemma settecentesco della famiglia Taraschi appare dipinto in uno dei quadri conservati nella chiesa della Madonna dell'Alno.

Di epoca romanica, ma di fondazione ben più antica , certamente benedettina, è la Chiesa di San Salvatore, edificata sopra un colle dal quale si domina l'intera vallata del Vomano. Presenta una torre campanaria a pianta quadrata. Il portale reca scolpiti i simboli dei quattro evangelisti. All'interno, nelle tre navate, si conservano numerosi affreschi del sec. XIV, attribuiti al Maestro di Affida, ed altri dipinti dei sec. XVI e XVII. Tra i soggetti raffigurati, una Madonna con bambino, santi, martiri, profeti e personaggi biblici. La Chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria dell'Alno, fu edificata nel 1526, dopo il miracolo dell'apparizione della Madonna. Coevo è il portale in pietra.
Il campanile in cotto è ottocentesco. L'interno è in stile barocco, a seguito di una parziale ristrutturazione eseguita nel XVIII sec. Vi si conservano numerose opere d'arte. Sulla volta della chiesa si ammirano due affreschi raffiguranti l'apparizione della Madonna e il miracolo del cavallo.
Sull'altare maggiore la pala con la Madonna del Rosario, alla quale la chiesa fu dedicata nel 1592, raffigurata insieme ai santa Domenico e Caterina, opera attribuita a Pasquale Rico di Montereale.

Del 1996 è l'ultimo restauro delle chiese della Madonna dell'Alno e di San Salvatore. Nella piccola Cappella dell'Annunziata, ubicata fuori la cinta muraria del paese, sono conservate le statue lignee di San Biagio e San Giovanni Battista.
In frazione Valle Canzano, della quale si ha notizia fin dal 1278, si trova la Chiesa di San Pasquale, ove si conserva una bella tela raffigurante la Madonna del Rosario.
Personaggi
Vanno ricordati alcuni componenti della famiglia dei da Canzano: i feudatari Matteo, Gualtieri e Rinaldo; i notai Abbamondo, Niccolò e Antonio, e Falamesca de' Monti, autore alla fine del Cinquecento di un poema latino in onore di Atri; i De Nigris, famiglia le cui origini risalgono al sec. XVI; i Taraschi, che troviamo a partire dalla fine del seicento, tra i quali vi sono diversi religiosi. E ancora i Mezzaporta e i Stefano De Martinis, maestro della poetessa improvvisatrice Giannina Milli.
Artigianato Artistico
Ha una sua tradizione in Canzano l'arte del ricamo e del merletto, tradizione che continuamente ha cercato di rinnovarsi grazie anche all'organizzazione di una annuale mostra mercato (da 10 al 17 agosto) e all'istituzione di specifiche scuole di formazione professionale nelle quali merlettaie, ricamatrici e rammendatrici possono apprendere i segreti del mestiere.
Manifestazioni e Folklore
Di particolare rilievo è, in Canzano, la venerazione per la Madonna dell'Alno. L'Alno è un pioppo bianco sopra il quale secondo la tradizione, nei giorni tra il 18 e il 20 maggio del 1480, la Madonna apparve al contadino Giovanni Floro, esprimendo il desiderio che in quel luogo venisse edificata una chiesa dedicata al suo nome. I cittadini di Canzano, increduli, sarebbero stati convinti di fronte al miracolo di un cavallo che avrebbe indicato il perimetro della chiesa da costruirsi, prima di piegare le zampe anteriori, come per inginocchiarsi.
Feste tradizionali si celebrano in onore del Patrono San Biagio, il 3 febbraio; della Madonna dell'Alno dal 18 e 20 maggio; di Sant'Anna, il 26 luglio. Nell'ambito dell'Estate Laga-Gran Sasso nel mese di agosto si svolgono a Canzano la Mostra mercato del ricamo e del merletto antico e moderno, la festa dello sport, la festa del dolce e varie altre manifestazioni legate alla musica e al teatro.
Mercato: la domenica.
Economia
Le aziende di maggiori dimensioni sono quello olearie, ma sono da segnalare anche le numerose piccole aziende vinicole. All'allevamento di ovini, bovini, suini e, soprattutto, del tacchino, si affiancano fiorenti coltivazioni di cereali e di gelso.
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